LA CITTA’, TENDA COMUNE PER LE CULTURE E LE FEDI IN DIALOGO

“La Città Giusta”, la commissione diocesana che ha ricevuto il mandato di tener viva l’attenzione sulle tematiche sociopolitiche, continua il proprio cammino dopo l’esperienza dello scorso anno.

La proposta per questo anno associativo prevede una serie di tre incontri per approfondire il tema dell’accoglienza; ci soffermeremo a riflettere quanto, sia a livello personale che come comunità, siamo capaci di accogliere, conoscere e condividere la fede, la cultura e il modo di vivere di civiltà diverse, in particolare dei fratelli musulmani.

Partendo dalla consapevolezza che il luogo che abitiamo non è nostro, che essere nati dalla parte “giusta” del mondo non è un nostro merito ma solo fortuna, siamo in grado di accogliere chi chiede una vita migliore, chi è stato costretto ad abbandonare la propria terra per scappare da guerre, violenze e carestie?

Il titolo che accomuna l’intera proposta è:

“LA CITTA’, TENDA COMUNE PER LE CULTURE E LE FEDI IN DIALOGO”

Dove il simbolo della tenda si rifà alla Tenda di Abramo segno di accoglienza per tutti in particolare gli stranieri.

Le nostre città si possono considerare tende di accoglienza?

I tre appuntamenti:

Primo appuntamento: “Fede in Dio,  fonte di accoglienza e convivenza” sarà teso all’ascolto delle esperienza religiosa dei Cristiani e dei Musulmani; la fede in un Dio unico, che ci accomuna, è in grado di superare le diffidenze e le differenze?

Scarica la locandina del primo incontro

Secondo appuntamento: “Garantire la dignità di ogni uomo nelle nostre comunità”, la nostra società è in grado di integrare chi arriva da altri paesi in cerca di una vita migliore al fine di riconoscere loro gli stessi diritti che abbiamo noi?

Scarica la locandina del secondo incontro

Terzo appuntamento: “A tu per tu nessun è diverso. Esperienze di quotidiana convivenza”,  come scrive Papa Francesco nell’ultima lettera enciclica “Fratelli Tutti”: siamo stati creati per convivere come fratelli. Nella vita di ogni giorno, nella nostra esperienza quotidiana, nella nostra città viviamo questa esperienza? I migranti sono integrati nella vita sociale della nostra comunità?

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