Srebrenica, noi ci siamo stati e non vogliamo dimenticare!
L’11 luglio 2015 ricorre il ventesimo anniversario del massacro (genocidio?) di Srebrenica (Bosnia), avvenuto durante la guerra dei Balcani. Una ferita aperta, rimasta aperta anche 20 anni dopo a causa del veto che la Russia, pochi giorni fa, ha posto alla risoluzione dell’ONU che definiva il massacro un genocidio.
Alla fine dell’ottobre del 2013, il Settore Giovani di AC propose un viaggio a Sarajevo durante il quale ci fu la possibilità di visitare Srebrenica, il Memoriale di Potocari e ascoltare la voce di un testimone di quei terribili giorni.
Vi riproponiamo la pagina pubblicata sul nostro sito al nostro ritorno e alcuni link interessanti riferiti a questo anniversario.
Cliccando su questo link di Internazionale puoi avere a disposizione tantissime altre fonti e riflessioni sull’argomento.
Aggiornato e interessante come sempre è anche il sito di Amnesty.
Una significativa galleria di foto pubblicata da Famiglia Cristiana.
Alcuni libri che potrebbero interessare Srebrenica. I giorni della vergogna, Come fossi solo, Al di là del caos, e poi questo romanzo che vede le cose da un punto di vista molto particolare La figlia.
Queste invece è la pagina che abbiamo pubblicato al nostro ritorno da Sarajevo.
Più domande che risposte, ma a volte sono le domande che tengono viva la memoria. Questa è la prima impressione, a caldo, che rimane appena tornati dal viaggio a Sarajevo. Una città ancora sfregiata dalla guerra, un Cardinale disarmato vicino alla sua gente, un Generale che “sceglie” di difendere i deboli al di là degli ordini ricevuti, una fragile convivenza tra religioni e culture differenti, un Memoriale tanto giovane da essere ancora incompleto e poi tanti perché. Ecco cosa ci rimane del viaggio, insieme alla voglia di non lasciar perdere, di non dimenticare. Il dramma della Bosnia, tanto lontana ma così vicina alla nostra (apparente) pace italiana è un monito a non abbassare la guardia di fronte alle semplificazioni, a non arrendersi di fronte ai fondamentalismi e ai nazionalismi che sembrano ancora vibrare sotto la pelle di questa Europa ancora molto (o tutta?) da costruire. (Nella foto: la bibblioteca di Sarajevo distrutta durante la guerra).
Ancora una testimonianza dell’esperienza fatta a Sarajevo; sull’ultimo numero de Il Nuovo Giornale, è pubblicato il diario di bordo scritto da Paolo Pantrini
Puoi leggere anche l’articolo pubblicato l’11 novembre 2013 su Libertà, è una riflessione di Angelo Calza che ha partecipato al viaggio
Ecco il libretto che ci ha accompagnati in questi giorni e l’articolo che Libertà ha dedicato oggi (5 novembre 2013) al nostro viaggio.
Inoltre alcune foto che tentano di raccontare la nostra esperienza.[nggallery id=13]