Opacità o trasparenza

Saint Chapelle“Ovunque ti volgi nella bufera di rose/la notte è illuminata di spine” (I. Bachmann).

Tempi difficili, un po’ in tutti i campi, un po’ a tutti i livelli. E proprio in periodi come questo il pensare è una delle ultime cose che ci viene voglia di fare. Eppure bisogna farlo. Per fortuna che qualcuno  ci aiuta.

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Una risposta

  1. elena camminati ha detto:

    “Non si tratta di “dimostrare”, ma di lasciar trasparire ciò che per grazia, per grazia e per potenza del vangelo, ci abita. Bisogna ritornare alla metafora della luce, che è silenziosa, che non esibisce, non esibisce se stessa, ma fa affiorare i colori dell’altro, delle cose, della vita. Se c’è.”
    Desiderare di essere trasparenti è desiderare di lasciar trasparire l’Autore. Non più “ricopiatori” che scarabocchiano in proprio, ma umili strumenti che lasciano filtrare la luce nella sua straripante bellezza. Se c’è , se ci lasciamo illuminare esponendoci.

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