Un vero laico cristiano

BertiSabato 7 giugno alle 17.30, nella Chiesa di Sant’Anna, l’Azione Cattolica diocesana ha proposto un ricordo del prof. Berti e del suo decisivo legame con l’AC dei suoi tempi. Questo appuntamento ha preceduto la celebrazione eucaristica delle 18.00 nella quale è stato ricordato il prof. Berti nel trentacinquesimo anniversario della sua morte.

Qui puoi leggere l’articolo di presentazione del 6 giugno 2014 che il quotidiano Libertà ha dedicato a questo appuntamento. Questo invece è l’articolo dell’8 giugno che racconta l’incontro del 7 giugno.

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Una risposta

  1. elena camminati ha detto:

    Questo il mio intervento introduttivo.

    Ricordare e soffermarsi sulle figure dei cristiani che ci hanno preceduto nella storia della nostra Chiesa di Piacenza e nella nostra associazione di Azione Cattolica ha evidentemente il, senso di aiutarci a comprendere non tanto o non solo ciò che c’ è ancora di vivo e riproducibile nell’esperienza di qualche nostro fratello o sorella nella fede.
    Ma invece ha il compito innegabile di aiutarci nell’opera di discernimento per comprendere cosa nella storia della salvezza la testimonianza di un nostro amico ha da dirci per l’oggi.
    Giuseppe Beri è stato un uomo di fede, un dono di Dio per l’esperienza che ha vissuto, il servizio che ha svolto, le opere che ha accudito e fatto crescere. Tutta la sua formazione e il nucleo della sua formazione ha trovato radici nell’esperienza di Azione Cattolica che gli ha permesso di conoscere il Signore della sua vita, di coltivare la sua vicinanza a Lui , di frequentare la Parola e i sacramenti che gli hanno aperto il cuore al mistero della salvezza.
    Ma come disse bene il Vescovo Luciano fu anche un uomo di cui si sentì l’influsso benefico nella storia, nella società, nella comunità civile che lui non si stancò di servire con rispetto e competenza.
    Tre aspetti mi sembra siano stati essenziali nel sua vicenda umana:
    1. Rimanere accanto al Signore, vicino alla sua Parola, attento alla frequentazione dei sacramenti, assiduo nella preghiera. Una solida, forte e piena vita spirituale.
    2. Il servizio: non solo o non tanto in un campo particolare che pure fu importante: i poveri o la politica o la responsabilità associativa. Quanto la dimensione del servizio, lo stile di servizio che da laico di Ac espresse in ogni ambito della sua esistenza primo fra tutti la dimensione della competenza professionale che si rivestì per lui in vocazione educativa
    3. E ancora la lieta certezza di essere nel solco buono della salvezza, la solida speranza che si fece testimonianza di futuro e di bene per chi lo incontrò.
    Mi sembra senza voler forzare troppo la mano che questi tre aspetti sono ben sovrapponibili al mandato che papa Francesco ha dato a noi di Ac il 3 maggio scorso nell’udienza di Roma. Rimanere, andare e gioire. Serbiamo come un tesoro prezioso questo suo spirito e preghiamo perché , se vorrà, possiamo onorarlo un giorno come santo della nostra chiesa.
    elena camminati

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