I settant’anni di Enzo Bianchi

“Si tratta di un libro decisamente nuovo, uno strumento pastorale, catechetico, spirituale utile a tutti, credenti e no, per un’opzione definitiva ». Così nel lontano 1972 si poteva leggere tra le recensioni di uno dei più conosciuti – ma anche ormai antici – libri di Enzo Bianchi, Il radicalismo cristiano. Seguire Gesù il Signore (ed. Gribaudi). Sono passati tanti anni da allora e anche tanti  libri scritti dal priore di Bose, ma ne sono passati ancora di più dalla sua nascita, infatti il 3 marzo (proprio mentre alcuni Adulti di AC erano a Bose a vivere l’esperienza degli Esercizi spirituali) Enzo Bianchi ha compiuto settant’anni. Se volete trovare informazioni sulla sua vita ci sono tantissime fonti, prima fra tutte, ovviamente, il sito del Monastero di Bose.

Qui vogliamo invece offrirvi la possibilità di leggere alcuni articoli scritti per questa occasione, anzi, per essere precisi, in occasione dell’omaggio che la casa editrice Einaudi ha voluto fare per i settant’anni del priore. “Un dono per Enzo Bianchi e per i lettori – come recita la presentazione – Un liber amicorum che da un lato esprime gratitudine per quanto la persona di Enzo Bianchi ha significato e significa e, d’altro lato, approfondisce e invita a nuove discussioni su alcuni temi che attraversano e accompagnano la vita di ciascuno di noi”. Il libro s’intitola La sapienza del cuore.

Ecco gli articoli (gli ultimi due sono stati aggiunti dopo)

Serata di presentazione del libro del 2 maggio

La sfida vinta dall’uomo di Bose, di Alberto Melloni

La pace, dono degli uomini, di Filippo Andreatta

L’uso del tempo, di Michele Serra

Per i settant’anni di Enzo Bianchi, di Guido Ceronetti

La bibbia e gli agnolotti, il segreto di Enzo Bianchi, Bruno Quaranta

Dio non delude mai, Enzo Bianchi

I comandamenti di Enzo, Salvatore Settis

 

 

 

 

 

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2 risposte

  1. elena camminati ha detto:

    “Ve lo confesso, la mia tristezza nella certezza di un non più lontano esodo si è fatta meno forte, perché vedo che ciò in cui ho creduto è possibile: sì: la Chiesa è riformabile”(Enzo Bianchi)
    Sempre franco il priore.
    “Una confessione”: non è da poco ammettere che si sta facendo i conti con la fine , che la tristezza è forte, che c’era una persuasione di pessimismo nel cuore.
    “La mia tristezza si è fatta meno forte”: non è sparita, e ancorché non sia sentimento pasquale, è dichiarata presente nell’ anima .
    “Un non più lontano esodo”: bellissimo che nell’ espressione di un pensiero usuale usi esodo, per indicare un passaggio , un andare altrove, un modificare il luogo non dichiarare finito un percorso.
    “Ciò che ho creduto possibile”: l’impegno di un’intera vita.
    “La Chiesa è riformabile”: sembra poco ma è tanto; tornare a sperarlo con forza tanto da crederlo, rende la tristezza meno forte.

  2. elena camminati ha detto:

    Sarà capitato a tutti di sentire l’antico adagio popolare secondo cui alle ragazze da marito si sconsigliava di sposare un uomo con l’intento di cambiarlo: sarebbero andate incontro ad una sicura delusione. Il concetto era che la pasta di una persona prima o poi riemerge e passato l’innamoramento “il peggio avrebbe avuto la meglio”.
    Ma per esperienza personale sappiamo che a volte la vita ci sorprende, l’amore ha il sopravvento, l’impensato accade. In un amore coltivato con pazienza, in un rapporto educativo difficile in cui si credeva di non raccogliere più nulla, in un’amicizia percepita al capolinea … capita che il percorso delle vicende si rianimi, e tutto diventa recuperabile, modificabile, migliorabile: e questo riapre alla speranza!
    Se non c’è più meraviglia il dono è perduto. Così è nella fede, nella Chiesa, nei nostri personali cammini di conversione. Se non c’è più niente che ci stupisce, se tutto è già visto-sentito-provato-vissuto e, soprattutto, si è installata nel cuore la certezza che “d’ora in avanti sarà sempre così” il germe dell’incredulità si è inoculato nella nostra anima.
    Che bello invece riaprirsi alla speranze e avere un tuffo al cuore perché ciò che più ami appare di nuovo migliorabile, perfezionabile, ancora plasmabile dal soffio dello Spirito e dalla nostra docilità all’ascolto rimessa in circolazione.

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